Goodwin

Vita ed Opera di Thomas Goodwin
di Domenico Iannone

Molti sono stati influenzati dalla vita e dall’opera di Thomas Goodwin, tra questi si annoverano Jonathan Edwards, George Whitefield, Alexander Whyte, Martin-Lloyds Jones, costoro hanno attinto a piene mani dalle sue opere. 
Thomas Goodwin nacque prematuro il 5 Ottobre 1600 a Rolesby, un piccolo villaggio presso Yarmouth, nel Norfolk. Era l’ultimo figlio di Richard e Catherine Goodwin. 
I suoi genitori erano credenti osservanti e speravano che il proprio figliuolo diventasse un predicatore, per tale motivo riuscirono a fargli avere un’educazione fondata sull’approfondimento dell’ebraico, del greco e del latino.
Goodwin diede prova di essere un abile scolaro e venne instradato al Christ’s College di Cambridge, il 25 Agosto del 1613, all’età di tredici anni.

Cambridge era ancora influenzata dalla predicazione del puritano William Perkins, morto dieci anni prima. In questo college, Goodwin potè ascoltare la predicazione di due noti pastori puritani, Richard Sibbes e John Preston. Ma a Goodwin, la predicazione puritana non sembrava attraente, e neppure la lettura delle Istituzioni di Calvino, essendo egli influenzato dalla trascinante ma deviante predicazione di ministri arminiani quali il vescovo Senhouse.
Lo stile di Senhouse era pieno di allusioni e citazioni letterarie e risultava estremamente gradito agli studenti di Cambridge. Tale avvicinamento al pensiero arminiano si era verificato a causa di una delusione, il tutor di Goodwin all’università di Cambridge gli aveva interdetto l’avvicinamento alla Cena del Signore, perché “troppo piccolo di statura”.

Tale grottesco e biasimevole episodio, aveva ferito a tal punto Goodwin da indurlo ad abbandonare la preghiera e la frequentazione delle prediche di Sibbes e ad optare per una spiritualità superficiale come quella proposta dalla teologia arminiana.

Nel 1616 Thomas si laureò, aveva solo 16 anni. Nel 1619 si spostò al Catherine Hall, ottenendo nel 1620 un M.A. e avviandosi ad una carriera brillante di docente universitario. Ma Dio aveva in serbo per lui, qualcosa di più che non la sola gloria accademica e il plauso popolare.
Goodwin dirà in seguito, della propria vita spirituale di quel periodo: “Ho cominciato ad avvertire lievi operazioni dello Spirito di Dio, fin dal tempo in cui avevo sei anni; ero capace di piangere per i miei  peccati ogni volta che mi mettevo a pensarvici, ed avvertivo lampi di gioia per dei pensieri sulle cose di Dio. Ero scosso da bei moti interiori e sentimenti d’amore per Dio e Cristo, per il loro amore rivelato all’uomo, e da grande tristezza per il peccato, come qualcosa che a loro dispiaceva.”
Goodwin andò un giorno ad ascoltare la predicazione del puritano John Roger, eccone il resoconto fattone a John Howe:

“Roger in quel sermone si rivolgeva alle persone che indulgono nella loro negligenza della Bibbia. Impersonò Dio che si rivolge ad un peccatore, dicendo gli: ‘Bene, io ti ho affidato per così a lungo la mia Bibbia: tu l'hai ignorata; si trova in tale e tale casa tutta coperta di polvere e ragnatele. Non ti importa di leggerla. Tratti la mia Bibbia così? Bene non l'avrai più’. Roger sollevò la propria Bibbia dal leggio e sembrò come se stesse andando via con essa e la stesse portando via. Ma immediatamente si girò di nuovo e prese ad impersonare le persone che si rivolgono a Dio: cadde giù sulle proprie ginocchia, piangendo e supplicando  sinceramente: ‘Dio, facci qualunque cosa ma non portare via da noi la Bibbia; uccidi i nostri bambini, brucia le nostre case, distruggi i nostri beni; solamente non toglierci la Bibbia, solamente non portare via la tua Bibbia.’ E poi, impersonando di nuovo Dio: ‘Dite così? Bene vi proverò ancora per un poco; ed eccovi la mia Bibbia, vedrò come la userete, se l'amerete di più, se l'apprezzerete di più, se l'osserverete di più, se la praticherete di più e vivrete secondo essa’.

La predica ebbe un effetto potente sulla congregazione. Goodwin stesso ne fu turbato profondamente, tanto da essere costretto a poggiarsi per un quarto d'ora sul collo del suo cavallo piangendo, prima di avere la forza per montarvi, tanto forte era stata l'impressione che aveva suscitato in lui quella predicazione.
Tale pentimento non ebbe un effetto durevole su Goodwin. Il giorno 2 Ottobre 1620, Goodwin stava passeggiando con alcuni suoi amici dell’università, quando uno squillo di campana della chiesa di St Edmund, annunziò un servizio funebre. Goodwin fu persuaso a malavoglia a prendere parte al servizio da uno dei suoi compagni. Il predicatore era un certo Thomas Bainbridge e il testo biblico commentato era Luca 19:41-42, dove si parla delle lacrime di Cristo su Gerusalemme impenitente.

Bainbridge invitò la congregazione all’urgenza del pentimento. Una profonda convinzione di peccato si impadronì allora di Goodwin, che prese a confrontarsi con il brano di Romani 5:12 "per mezzo di un uomo, il peccato è entrato nel mondo e con esso la morte, che passò su tutti gli uomini, perchè in lui tutti hanno peccato". Anche questa predicazione servì alla graduale esperienza di conversione di Goodwin, in ciò assistito anche da un ministro puritano di Cambridge, Mr. Price. 

Poco tempo dopo Goodwin ascoltò un sermone del puritano John Preston su Romani 12:2 "Siate trasformati mediante il rinnovamente della vostra mente". Un punto in particolare colpì il cuore di Goodwin, lì dove Preston affermava che quando c'è un cambiamento nel fine ultimo di un uomo, c'è un cambiamento nell'uomo intero, e su tutti i poteri della sua anima. 

Il grande problema di Goodwin era il desiderio di fondare la propria assicurazione della salvezza, sulla propria vita rinnovata, come se essa potesse risultare essere un merito agli occhi di Dio, invece di rimanere fedele al lavoro compiuto da Cristo. In seguito, Goodwin meditò sulla base di Romani 5, trovò conforto nel fatto che Cristo gli avesse guadagnato il favore di Dio, in virtù della Propria obbedienza al Padre e da allora in poi non commise più l'errore di fondarsi sulla propria santificazione quale base principale della sicurezza della salvezza.

Nel 1625 Goodwin ottenne l’incarico di predicatore all'Università di Cambridge, facendo atto di sottomissione all'autorità ecclesiastica e civile del re, al Libro di Preghiera Comune ed ai Trentanove Articoli della chiesa anglicana.

Nel 1628, John Preston morì, lasciando vacante il suo posto di Conferenziere alla Trinity Church. Goodwin fu scelto come suo successore. Il ministero di Goodwin fu usato dal Signore per la conversione di molte anime e alcuni dei suoi convertiti divennero in seguito predicatori del vangelo.

In quel periodo l'Arcivescovo Laud stava affermando la propria autorità su Cambridge. Uno dei suoi agenti era il Vescovo di Ely che provava una viva antipatia per Goodwin ed il suo puritanesimo e già in passato aveva cercato di accusarlo di scarsa ortodossia in relazione alla dottrina della Trinità. Nel 1632, Goodwin fu fatto vicario di Trinity, ma nel 1634 fu costretto a dimettersi, per motivi di coscienza non potendo accettare le restrizioni che il Vescovo stava mettendo alla predicazione evangelica.   

Nel 1638, Goodwin sposò Elizabeth Prescott una donna intelligente, gioiosa e devota che gli diede la sua unica figlia Elizabeth. A rischio di essere multato o imprigionato, Goodwin continuò il proprio ministero nelle congregazioni Separatiste di Londra.
Durante tale periodo fu in corrispondenza con ministri Indipendenti inglesi ed olandesi. È probabile che Goodwin abbia aderito ai principi congregazionalisti grazie a contatti con John Cotton prima che questo partisse per il "Nuovo Mondo" nel 1633.  

Un buon numero di ministri Puritani e di laici, stanchi della tirannia religiosa di Carlo I e dell’arcivescovo Laud, lasciarono la Gran Bretagna per l'Olanda. Nel 1639 Goodwin li raggiunse. Laud tentò anche di imporre uniformità di religione secondo il modello anglicano sugli esiliati britannici, ma le autorità olandesi protestanti si opposero a tanto.

Mentre era ad Amsterdam, Goodwin entrò in stretto contatto con quattro uomini più tardi noti come "Fratelli Dissenzienti dell'Assemblea di Westminster”: Nye, Burroughs, Sidrach e Simpson.
Goodwin divenne pastore di una chiesa di circa cento persone, già curata precedentemente da Nye. La natura pacifica di Goodwin e i suoi doni pastorali divennero noti quando fu usato per guarire divisioni sorte a proposito del se fosse possibile fare predicare persone non ordinate ufficialmente nella chiesa di Rotterdam.
Fuori dell'atmosfera oppressiva inglese, Goodwin ed i suoi colleghi poterono riflettere  sulla forma biblica di governo della chiesa.

Nel frattempo in Inghilterra il “Parlamento Lungo” aveva posto sotto accusa ed imprigionato l’arcivescovo Laud ed aveva invitato i Puritani esiliati a ritornare a casa. La rivoluzione Puritana nella quale Goodwin doveva giocare una parte influente era cominciata.
Goodwin ritornò in Inghilterra nel 1640, formando una chiesa Indipendente a Londra, nella parrocchia di St Dunstan's-in-the-East. Qui Goodwin rimase per dieci anni, giungendo ad avere una posizione di primo piano nell'ambito dell'ascendente partito parlamentare puritano.
Fu nominato predicatore alla Casa dei Comuni in occasione di un digiuno solenne nell'aprile 1642.

Il un suo sermone: “Incoraggiamento di Zorobabele a terminare il Tempio”, sul testo Zaccaria 4:6-9, esortava il Parlamento a porre mano alla riforma della chiesa. Nel 1643 il Parlamento, convocò l’Assemblea di Westminster. Thomas Goodwin fu invitato dal Parlamento a partecipare ai lavori dell’Assemblea, dove convennero centoventi ministri di convinzioni episcopali, erastiane, presbiteriane ed Indipendenti oltre a trenta laici. La maggioranza dei partecipanti era di convinzioni presbiteriana, e il loro numero fu incrementato dai Commissari scozzesi.

Robert Halley commentò; "Pochi dei suoi membri frequentarono l'Assemblea così regolarmente come Goodwin, o prese così tanto interesse nei suoi procedimenti". Goodwin trovò stretto accordo con i suoi amici congregazionali Philip Nye, Sidrach Simpson, Jeremiah Burroughs e William Bridge, anche noti come i "Fratelli Dissenzienti". I principi propugnati da questo gruppo confluirono in seguito nella Dichiarazione di Savoy.

Goodwin credeva, contro gli anglicani e la loro chiesa nazionale, in una chiesa formata da "santi visibili" cioè da cristiani con prove evidenti di una conversione ed una condotta di vita santa. Egli desiderava chiese indipendenti dal controllo di vescovi, con un’autonoma capacità di nominare i propri ministri e diaconi. Desiderava anche una chiesa disciplinata e contro i presbiteriani, asseriva che la chiesa locale è autonoma e nel contempo sotto il controllo di Cristo, capace di governare i propri affari in accordo con Sacre Scritture. I membri delle chiese locali possono incontrarsi per avere comunione, ma ciò non deve mettere capo ad organismi sovra-ecclesiastici di governo. Va ricordato che Goodwin era rappresentante di una minoranza all’interno del vasto panorama puritano. Molte le testimonianze della tolleranza e cordialità di Goodwin. Robert Baillie, un Commissario scozzese, poco comprensivo delle idee di Goodwin sul governo della chiesa, potè intrattenere autentica amicizia con lui. Baillie potè anche affermare che Goodwin ed i suoi compagni erano "educati, uomini discreti, e zelanti, ben visti in casi di coscienza". Goodwin fu ordinato dalla Casa dei Lords nel 1647 insieme a Jeremiah Whitaker, per catalogare ed esaminare i documenti redatti dall'Assemblea. Le note di Goodwin sui lavori dell’Assemblea riempiono quindici volumi.
Nel 1649,Goodwin su suggerimento di Cromwell fu nominato conferenziere aOxford. In quell’anno si risposò, essendo morta la prima moglie diversi anni prima. La sua seconda moglie fu Mary Hammond, una matura diciassettenne. Nel 1650, Goodwin accettò il posto di Presidente dell'Università di Magdalen, Oxford. In quel tempo John Owen, un teologo congregazionalista, fu fatto Decano della Christ Church, Oxford. Per Goodwin questa circostanza fu un segno da parte di Dio. Tre anni prima, per poco non s’imbarcò per il Nuovo Mondo in risposta ad un invito di John Cotton, cambiando idea solo all'ultimo momento, mentre già gran parte della propria biblioteca era stata caricata a bordo. L’amore per la propria chiesa gli impedì di andare fino in fondo. Goodwin accettò la Presidenza al Magdalen con la speranza di usare la sua influenza per fare qualcosa alla gloria di Dio. Insieme a John Owen, con il quale condivideva l’amore per le lettere classiche, cominciò l’opera di edificazione spirituale degli allievi. Prima del loro arrivo ad Oxford, era consuetudine per gli studenti dell’Università  predicare a turno nella Chiesa di St Mary ad Oxford, i pomeriggi della domenica. Ora, i due pastori decisero di assumersi quel dovere. Un nuovo fervore spirituale cominciò a spargersi fra gli studiosi di Oxford, tanto che agli esami divenne consuetudine chiedere agli studenti di dare conto della propria spiritualità piuttosto che della propria preparazione accademica.

Goodwin fu nominato membro dei Trier insieme a trentotto altri ministri, Indipendenti e presbiteriani, sotto la presidenza di John Owen. La funzione di questo organismo era valutare i candidati al ministero della predicazione alla luce di "Quindici Principi" messi a punto dallo stesso Owen. Goodwin fu anche nominato ispettore di diverse Università e scuole, allo scopo di accertare il valore degli studi proposti. Il 3 Settembre del 1658 Cromwell morì, probabilmente di setticemia. Goodwin era uno dei cappellani di Cromwell.

Nel 1660 la Monarchia fu restaurata, Carlo II fu fatto re e vennero emanati leggi contro i puritani. Nello stesso anno Goodwin fu rimosso dalla Presidenza di Oxford e ritornò a Londra insieme a molti membri della sua chiesa di Oxford. Nel 1666 perse buona parte della propria biblioteca nel Grande Incendio di Londra.  Nel 1680 Goodwin morì, deluso dalle conseguenze della Rivoluzione Puritana, ma sempre testimoniando della grandezza dell'amore di Cristo per Lui. Sul suo letto di morte la sua sicurezza nel fatto di essere un redento era forte:
“Io sto andando alle tre Persone, con cui io ho avuto comunione: loro mi hanno preso; non io li presi. Io sarò cambiato in un batter d'occhio, sarò liberato da tutte le mie concupiscenze e corruzioni, cosa che qui non era possibile; quei rospi che gracchiano cadranno in un momento... io non potevo immaginare che avrei avuto tale misura di fede in questa ora; no, io non l'avrei potuto immaginare mai. Il mio arco rimane forte. Cristo è diviso? No, io ho l'interezza della sua rettitudine; Io sono trovato in lui, non nella mia propria giustizia, che non si ha per mezzo della legge ma nella rettitudine di Dio, che è data per la fede di Gesù Cristo che mi amò e diede se stesso per me. Cristo non può amarmi meglio di quanto fa. Penso che non posso amare Cristo meglio di quanto io faccio; Io sono incorporato in Dio.” 
Nel portico del City Temple vi è un'iscrizione che ricorda Goodwin: "La chiesa che si riunisce in questo luogo fu creata dale Reverendo Thomas Goodwin, D.D.: Predicatore del Concilio di Stato; Presidente del Magdalene College di Oxford; Membro dell'Assemblea di Westminster e cappellano di Oliver Cromwell. Questa lapide è stata voluta dalla chiesa per perpetuare la Benedetta Memoria del venerabile ed illustre fondatore". E l'iscrizione latina sulla lapide del Bunhill Fields, il cimitero londinese dove è sepolto recita: "Qui riposa il corpo di Thomas Goodwin, D.D. Ebbe una cospicua conoscenza dell'antichità e soprattutto della storia ecclesiastica. Non fu superato da nessuno nella conoscenza delle Sacre Scritture. Fu benedetto con un ricco ingegno ed un solido ed intatto giudizio. Con grande cautela comparava le differenti parti delle Sacre Scritture, e con meravigliosa facilità scopriva il senso latente che il divino Spirito aveva riposto in esse. Nessuno mai entrò tanto profondamento nei misteri del vangelo, o più chiaramente li rivelò per l'altrui beneficio. In conoscenza, saggezza ed eloquenza era un autentico pastore cristiano. Avendo terminato il corso assegnatogli, tanto di servizio quanto di sofferenze per la causa del suo Divino Maestro, si è dolcemente addormentato in Gesù. Gli scritti che ha lasciato dietro di se, diffonderanno la sua fama in modo più fragante di quello del più aromatico profumo. Il suo nome fiorirà nelle più lontane età, quando l'iscrizione di questo marmo con il suo giusto onore, sarà caduta nella polvere. Morì il 23 Febbraio 1679 ad ottant'anni."

 
La Base Biblica per la Certezza della Salvezza

Nella sua esposizione di Efesini 1:13, Goodwin riprende un’idea presente anche nella Dichiarazione di Savoy e nella Confessione di Westminster, al Capitolo 18 seziona 3 : "Questa sicurezza infallibile non fa parte dell'essenza della fede: un vero credente può aspettare a lungo e lottare contro tante difficoltà prima di esserne partecipe. Tuttavia, essendo reso capace dallo Spirito a conoscere le cose che Dio dà gratuitamente, egli potrà, senza alcuna rivelazione straordinaria, raggiungere questa sicurezza, se si serve dei mezzi della grazia in modo giusto. Perciò tutti hanno il dovere di impegnarsi a rendere sicura la loro vocazione ed elezione affinché il loro cuore possa essere ripieno di pace e di gioia nello Spirito Santo, di amore e riconoscenza verso Dio, nonché di forza e di allegrezza nel compimento dei doveri di obbedienza, i quali sono i frutti naturali della sicurezza, che non dispone certo gli uomini ad azioni dissolute."

Il problema di una soggettiva mancanza di sicurezza per quanto concerneva la salvezza, era comune nelle Congregazioni Puritane, pertanto Goodwin ritenne che la cosa avesse una estrema rilevanza pastorale. Goodwin è preoccupato di produrre esempi scritturali allo scopo di provare che la fede può essere presente senza che ad essa si accompagni la sicurezza della salvezza. Ma diversamente dal cattolicesimo romano che crede che la sicurezza della propria salvezza sia irraggiungibile in questa vita, Goodwin riteneva che tale sicurezza fosse accessibile a tutti i credenti.

Nel Sermone sul Monte, Cristo stesso rassicura il povero in spirito, il mite, quelli che piangono e quelli che hanno fame e sete. Il "giusto vivrà per fede" – cioè solo gettandosi nelle braccia di Cristo per ottenere salvezza, ma la sicurezza della giustificazione viene solo in seguito. La sicurezza è come una ricompensa della fede, come un elemento che si aggiunge alla fede quando un uomo acquista maggiore fiducia in Dio e nella Sua Parola. Tale soggettiva sicurezza di salvezza può mancare al credente per molte ragioni: 1) lo Spirito di Dio; 2) il proprio cuore colpevole;  3) Satana. 

Lo Spirito può provocare una mancanza di sicurezza e produrre un periodo di oscurità spirituale, allo scopo di condurci a ravvedimento. Goodwin sulla scorta del brano di 1Giovanni 5:7-13, afferma che i testimoni che supportano la nostra sicurezza della salvezza sono il "Sangue", ossia la fiducia che nutre il nostro cuore quando meditiamo sulla morte di Cristo. Il secondo testimone è la "Acqua", ossia la promessa di una pulizia costante dalle nostre lordure spirituali. Cristo ci rinnova e purifica dal potere del peccato. Il terzo testimone è lo "Spirito", che ci mostra la nostra adozione, ci guida alla presenza di Dio facendoci godere il Suo amore. Lo Spirito testimonia che siamo figli di Dio (Romani 8:16). Dio desidera che tutti i credenti giungano ad una piena certezza della fede, e non cercare questa benedizione è rifiutare uno dei regali migliori di Dio.

Una comprensione di questo soggetto simile a quella di Goodwin fu confessata da molti Puritani come John Preston, Richard Sibbes, John Owen, John Flavel. Giorgio Whitefield.
Nel nostro secolo il più grande esponente della concezione di Goodwin sulla certezza della salvezza è stato Martin Lloyd-Jones specie nelle sue trattazioni dei brani di Efesini 1:13,14 e Romani 8:15,16.