William Perkins diede un grande contributo al movimento 
  puritano, nonostante la brevità della propria vita. 
  Nacque a Warton nel Warwickshire e fu educato al Christ College di Cambridge. 
  Sin dai primi anni mostrò abilità nello studio, ma la sua vita 
  personale era quella di un peccatore, disordinata e ribelle a Dio.
  In seguito alla propria conversione , divenne un esponente di spicco del calvinismo 
  inglese, sviluppando una notevole attenzione per coloro che manifestavano problemi 
  spirituali. 
  Nel 1578, divenne professore a Cambridge. Più tardi, dopo la sua ordinazione 
  al ministero, assunse l'incarico di predicatore per i prigionieri della locale 
  prigione di Cambridge.
  Perkins divenne rettore di St. Andrew, Cambridge, carica che mantenne sino alla 
  morte avvenuta nel 1602. 
  I suoi scritti vertono principalmente sul Credo Apostolico, sulla Preghiera 
  del Signore, Galati 1-5, Matteo 5-7 ed Ebrei 11.
  Scrisse a proposito di "casi di coscienza". Tali scritti, che ebbero 
  un'ampia diffusione popolare, furono tradotti in latino, francese, olandese 
  e spagnolo. In seguito vennero riuniti nell'opera in 3 volumi "The Works 
  of W. Perkins" (1616-1618).
  La cosidetta "Catena d'Oro" illustra la concezione puritana della 
  salvezza e della riprovazione. 
  Perkins considera la fede il risultato della chiamata efficace di Dio, senza 
  che sia in nessun modo chiamata in causa il cosidetto "libero arbitrio" 
  dell'uomo peccatore. 
  La vera obbedienza è il risultato della santificazione e del ravvedimento. 
  L'elemento più significativo della catena è che viene contemplata 
  anche la possibilità della "conversione" di uomini solo nominalmente 
  "religiosi"; infatti i puritani erano coscienti della possibilità 
  di false conversioni, che pure potevano esprimersi con estremo religioso zelo. 
  Tale situazione è però solo temporanea ed è frutto di un'attitudine 
  malvagia.
  Perkins segue l'ecclesiologia di Richard Baxter: non si è salvati solo 
  perchè battezzati, o in possesso di credi o confessioni di fede. Solo 
  la perseveranza nella fede, da parte del vero credente, nell'obbedienza e nella 
  realizzazione delle buone opere, sono risultato e segno della vera conversione. 
  
Nello schema, la linea rossa individua 
  le fasi dell'esistenza dell'eletto; la linea nera le fasi dell'esistenza del 
  reprobo; le linee caratterizzate da una C sono quelle che individuano le relazioni 
  all'interno della Trinità; le linee caratterizzate da una A, sono quelle 
  che illustrano come la fede in Cristo faccia in modo che i Suoi benefici vengano 
  imputati al credente; le linee caratterizzate da una B, illustrano le tentazioni 
  degli eletti e i relativi rimedi.