Intolleranza e Test Acts

I Test Acts furono leggi emanate dal Parlamento inglese nel 600, che imponevano proibizioni al libero operato dei cattolici romani e dei non-conformisti. Il principio di fondo era che soltanto coloro che appartenevano alla Chiesa Anglicana, erano candidabili ai pubblici impieghi.

L’Act di Giacomo I d’Inghilterra obbligava tutti i cittadini inglesi a ricevere il sacramento della Cena del Signore. Ma solo durante il regno di Carlo II, venne esplicitamente affermato che ricevere il sacramento della Cena era una pre-condizione per accedere agli uffici pubblici.

Giuramento di Supremazia (Oath of Supremacy)

Il “Giuramento di Supremazia”, imposto dall’Atto di Supremazia del 1559, imponeva che ogni persona che aspirava a uffici pubblici o ecclesiastici nella Chiesa di Inghilterra, doveva giurava sottomissione al monarca quale Supremo Governatore della chiesa inglese. Il rifiuto di giurare era considerato un tradimento. Il giuramento venne in seguito esteso ad includere i membri del Parlamento e gli studenti universitari.

Il testo del Giuramento del 1559 è il seguente:

“Il sottoscritto può esplicitamente attestare e dichiarare in coscienza che Sua Altezza la regina è il solo supremo governatore di questo regno e di tutti gli altri suoi domini e provincie di Sua Altezza, allo stesso modo di tutte le cose o cause spirituali o ecclesiastiche, quanto temporali, e che nessun principe straniero, persona, prelato, stato o potentato possiede o potrebbe possedere alcuna giurisdizione, potere, superiorità, preminenza o autorità ecclesiastica o spirituale in questo regno; e dunque Io faccio espressa rinuncia e rigetto di tutte le straniere giurisdizioni, poteri, superiorità ed autorità, e faccio promessa che da questo momento in poi Io sarò fedele e leale a Sua Alteza la regina, ai suoi eredi e legittimi successori, e per quanto è in mio potere assisterò e difenderò ogni giurisdizione, preminenza, privilegio ed autorità, protetta o appartenente a Sua Altezza la Regina, ai suoi eredi o successori, o unità o annessa alla corona imperiale di questo regno. Così mi aiuti Dio per il tramite del contenuto di questo Libro.

I cattolici romani che rifiutarono il “Giuramento di Supremazia”, come ad esempio Thomas More, furono imprigionati per tradimento e vennero generalmente giustiziate.

Il Giuramento fu imposto inizialmente da Enrico VIII attraverso l’Atto di Supremazia del 1534 e reiterato da Maria Tudor ed Elisabetta I.

Il Codice di Clarendon

Il Codice fu messo a punto da Edward Hyde, primo duca di Clarendon, cancelliere di Carlo II, allo scopo di scoraggiare i non conformisti e fortificare la posizione della chiesa anglicana, esso si componeva dei seguenti documenti:

Atto delle Corporazioni (Corporation Act 1661)

Approvato da Carlo II nel dicembre del 1661, l’anno dopo la Restaurazione, nel periodo in cui la maggioranza parlamentare era costituita da coloro (cavaliers) che aspiravano a riportare l’Inghilterra allo stato precedente al Commonwealth. Questo Atto aveva lo scopo di interdire l’accesso ai pubblici uffici a coloro che non erano membri della chiesa anglicana. Esso fu diretto principalmente contro i presbiteriani. L’Atto richiese tutta la prudenza del conte di Clarendon, cancelliere di Carlo II. Molti presbiteriani erano personaggi influenti e l’Atto andava contro i loro interessi, poiché affermava che nessuna persona poteva essere legalmente eletta in uffici di governo o corporazioni, senza avere nei precedenti 12 mesi ricevuto il sacramento della Cena del Signore secondo il rito della chiesa anglicana. Bisognava nel contempo prendere il Giuramento di Alleanza e Supremazia, giurare di credere nella “Dottrina dell’obbedienza Passiva” e rinunciare alla “Solenne Lega e Patto” del 1642 .

Circa 12 anni più tardi, un ulteriore Test Act, diretto agli ufficiali civili e militari, aggiunse ai requisiti precedenti, anche una dichiarazione contro la dottrina della “Transustanziazione”.

Questi Atti furono pregiudiziali per i cattolici e divennero una parte importante nel Codice Penale. Il Corporation Act rimase in vigore durante il XVIII° sec. Furono reiterati nel 1828, l’anno precedente l’Emancipazione Cattolica.

Atto sulle Conventicole (Conventicle Act 1664)

L’Atto contro le Coventicole del 1664 fu promulgato da Carlo II e proibiva le assemblee religiose di più di cinque persone, non autorizzate dalla chiesa anglicana.

Questa legge fu alquanto mitigata per I non conformisti protestanti, da Carlo II con la Reale Dichiarazione di Indulgenza (1672), che sospendeva le leggi penali e consentiva la costruzione e la frequentazione di un certo numero di cappelle, i cui pastori dovevano essere soggetti ad approvazione reale. Il Conventicle Act e il Five Mile Act furono rimessi in vigore nel 1689.

 

Atto di Uniformità (Act of Uniformity 1662)

L’Atto di Uniformità (Act of Uniformity) fu promulgato dal Parlamento nel 1662. Prescriveva l’obbligo di osservare I riti e le cerimonie del Prayer Book (introdotto da Carlo II,  era nella sostanza lo stesso di quello introdotto da Cranmer nel 1551), della chiesa anglicana, l’ordinazione episcopale dei ministri. Il risultato fu che circa 2000 ministri di culto lasciarono la chiesa anglicana. Esso fu modificato dall’ Act of Uniformity Amendment Act, del 1872.

Atto delle Cinque Miglia (Five Mile Act 1665)

Promulgato nel 1665, proibiva agli ecclesiastici di vivere nelle cinque miglia (8 km) dalla parrocchia dalla quale erano stati allontanati, a meno non avessero giurato di non resistere all’autortà del re, o di tentare di sovvertire il governo della Chiesa o dello Stato.

 

Test Act del 1673

 

Fu messo a punto per impedire il diffondersi dell cattolicesimo. L’atto era indirizzato a chiunque occupasse un ufficio, civile o militare, e obbligava ad giuramento e a sottoscrivere una dichiarazione contro la transustanziazione, e ad assumere la Cena del Signore secondo il rito anglicano entro tre mesi dall’assunzione dell’ufficio. Il giuramento era il seguente:

 

"Il Sottoscritto dichiara di credere che non vi è alcuna transustanziazione del sacramento della Cena del Signore, o negli elementi del pane e del vino, alla o dopo la consacrazione, offerta da qualsiasi persona."

 

L’Atto non veniva esteso ai nobili, ma nel 1678 esso venne esteso anche a loro:

 

"Io, ……, faccio solennemente e sinceramente alla presenza di Dio, dichiarazione, testimonio e confesso che io credo che nel sacramento della Cena del Signore non si verifica alcuna transustanziazione degli elementi del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, alla o dopo la consacrazione ad opera di qualsivoglia persona; e chel’invocazione o adorazione della Vergine Maria o di altro santo e il sacrificio della Messa, come sono praticati ora nella chiesa di Roma, siano superstiziosi ed idolatri ..."

 

La necessità di ricevere il sacramento quale requisito indispensabile per occupare una carica fu abolito da Giorgio IV di Inghilterra, e tutti gli Atti che richiedevano giuramenti e dichiarazioni contro la transustanzione o altro furono abrogati dal Roman Catholic Relief Act del 1829.

I Test Acts furono banditi dagli Stati Uniti dall’articolo VI della Costituzione.