ABRAHAM KUYPER E LA RIFORMA DELLO STATO SOCIALE.

La riforma dello stato sociale e del governo rappresentano una delle maggiori preoccupazioni dei politici e dei cittadini dell'era moderna. In questo articolo cerchiamo di analizzare il pensiero di Abraham Kuyper, nel periodo della sua maturità, circa le istituzioni politiche e su come esse dovrebbero servire i cittadini, specialmente i più poveri.

Sebbene Kuyper abbia scritto più di un secolo fa, le sue convinzioni, le sue analisi e le sue proposte di soluzione al problema della povertà e in relazione al fondamento dell'autorità politica sono attuali e rilevanti al giorno d'oggi.

LA VITA E IL PENSIERO

Abraham Kuyper ( 1837- 1920), olandese, fu teologo, filosofo, politico, uomo di chiesa e giornalista. Nato a Maasluis, nei Paesi Bassi, crebbe in un ambiente calvinista e riformato.

Si laureò all'Università di Leiden, ottenendo il diploma di laurea nel 1858 e il dottorato di ricerca in teologia nel 1863. Fu ordinato pastore nel 1863 e assunse il ruolo di responsabile della chiesa di Beesd nello stesso anno. Successivamente fu pastore della chiesa di Utrecht (1867) e di Amsterdam (1870). Il suo pastorato nella chiesa della capitale, conservatrice e populista nello stesso tempo, lo condusse a rivedere il suo punto di vista teologico "liberale" .

Nei suoi scritti e durante la sua attività politica, criticò duramente il secolarismo dello Stato, il rampante individualismo che seguì alla Rivoluzione Francese, e il razionalismo del liberalismo teologico. Fu il leader di un movimento chiamato neo-calvinismo, che ricomprendeva, unendoli in un unico movimento di pensiero, la prospettiva classica della teologia della Riforma, un grande attivismo politico e una vibrante anima di carità cristiana.

Le sue idee sui rapporti tra Stato e Chiesa furono influenzate negativamente dall'Illuminismo e dal Romanticismo e ,positivamente, dal Rinnovamento religioso dell'epoca in Olanda e dal Movimento sociale evangelico, compreso il socialismo cristiano, prevalente in Inghilterra e negli Stati Uniti. La combinazione tra Calvinismo ortodosso e pietismo evangelico segnò la rinascita creativa del pensiero e dell'attività delle Chiese evangeliche riformate. Kuyper ammirava i leaders del Rinnovamento evangelico in Olanda, ivi compreso Willem Bilderdiyk (1756-1831), un teologo nazionalista che desiderava ritornare all'era della Repubblica Olandese, un governo di tipo costituzionale che si opponeva alla sovranità popolare.

Bilderdiyk credeva anche che fosse compito essenziale del governo assicurare che a nessuno venisse a mancare il sostegno per le sue primarie esigenze di vita. Ciò avrebbe dovuto, peraltro, garantire che coloro che desideravano lavorare potessero farlo. Questi principi influenzarono moltissimo il pensiero di Kuyper e la piattaforma del "Partito antirivoluzionario" ( Van Der Kroef 319), il partito politico che guidò per 45 anni. L'anti-Revolutionary Party (ARP) fu un partito riformista, ma che propugnava una riforma graduale ed evoluzionista, al contrario della riforma violenta supportata dai Marxisti. Kuyper si trovò tra uomini di stato conservatori da un lato e laburisti radicali dall'altro.

Come devoto cristiano impegnato sul fronte della società, cercò di mediare entrambi questi estremismi. Nel 1872 il giovane pastore divenne editore di un nuovo quotidiano, "De Standaard", che perorava un'attitudine antirivoluzionaria, teorizzata e articolata inizialmente da Groen van Prinsterer. Nel 1873 ,Kuyper entrò a far parte del Parlamento Olandese, solo per distrarsi da un carico di lavoro eccessivo. Nel frattempo, sostenne la fondazione di 3 organizzazioni come basi di potere religioso e politico: l'ARP, la Cristian Day School Association, e la Libera Università di Amsterdam. L'ARP, braccio politico del movimento neo calvinista, lanciò dunque la sua sfida al radicalismo politico, al liberalismo e al secolarismo venuti fuori dalla Rivoluzione Francese.

Nel 1887, Kuyper condusse il partito e lavorò per affermare le proprie idee e quelle del partito contro il radicalismo dei labour delle fazioni cattoliche e protestanti nei governi di coalizione. Nel 1970, il movimento ARP si fuse con il Partito Cattolico Democratico e il Partito Storico Cristiano. In aggiunta a "De Standaard", il quotidiano di informazione politica del ARP, Kuyper fu anche l'editore di un giornale - organo di informazione di una Chiesa- "The Herald". Il suo modo di scrivere e la sua competenza educativa lo resero capace di educare e ispirare membri di chiesa e cittadini dello Stato per circa 45 anni. Dopo avere fondato la Libera Università di Amsterdam nel 1880, Kuyper vi lavorò come professore e come amministratore.

LA SITUAZIONE STORICA.

Nel 1880, l'Olanda, come il resto del mondo, si trovava nel bel mezzo della rivoluzione industriale. Gruppi di lavoratori si organizzavano e si univano sul fronte di argomenti cruciali come il lavoro, l'assunzione, i salari, condizioni di lavoro migliori, il risarcimento dei traumi e degli infortuni sul lavoro.

Kuyper credeva che lo Stato e la Chiesa avrebbero dovuto rivolgersi a queste tematiche. Le sue idee democratiche gli costarono parecchi nemici all'interno delle schiere conservatrici, così come i radicali proletari mostravano segni di insofferenza per il suo gradualismo in politica.

Infatti, egli non giudicava legittimo, per esempio,usare lo sciopero come tattica di protesta. Nel 1886 si ritirò dalla Chiesa Nazionale Riformata e diede il suo contributo nella formazione della Chiesa Riformata ( Gereformeerde Kerken) nel 1892, unendo i moderati e i rappresentanti della libera chiesa. Infatti, stava cercando di liberare la Chiesa dal controllo statale, di qui il termine "Chiesa Libera".

IL "PROBLEMA SOCIALE".

Nel 1891, lavorò per organizzare un Congresso dei Cristiano-Sociali per affrontare il cosiddetto "problema sociale". Il 9 novembre, Kuyper diede l'avvio ufficiale al primo congresso cristiano-sociale, dal titolo "Il problema sociale e la religione cristiana". Questo discorso fu tradotto e ripubblicato da James Skillen nel Centro pubblico di Giustizia nel 1991 ,con il titolo "Il problema della povertà".

Un altro importante lavoro venne fuori alla fine della decade: "Letture sul calvinismo". Sebbene ci siano molte altre pubblicazioni create dalla penna di Kuyper, questi due lavori sono i più importanti ed interessanti. Kuyper corse per la carica di Primo Ministro nel 1901, (una carica analoga a quella di Presidente degli Stati Uniti, oggi) e vinse unendo cattolici e protestanti intorno al Partito Antirivoluzionario, ma alienandosi contemporaneamente le simpatie dei conservatori da un lato e dei radicali laburisti dall'altro.

I conservatori, infatti, non credevano che lo Stato o la Chiesa avessero il compito di risolvere i problemi del lavoro e della disoccupazione. I radicali, da parte loro, ritenevano che l'unica soluzione a quei problemi fosse rovesciare lo Stato.

A causa di tale intensa disunità politica e di altre sfortunate scommesse , come lo sciopero nazionale nelle ferrovie, Kuyper fu primo ministro solo per un mandato. Dopo quest'estromissione, emerse come statista e scrisse sulla critica situazione dell'occidente che, egli riteneva, non avrebbe mai potuto cambiare se non avesse abbracciato interamente un pensiero di rinnovamento fondato sui principi del Calvinismo evangelico.

L'EREDITA' DEL PENSIERO DI KUYPER.

L'eredità del pensiero di Kuyper è notevole. Egli spinse i cristiani nelle sfere di vita politica, culturale e sociale in modo davvero nuovo. Combattè sia il liberalismo teologico che il secolarismo di tipo rivoluzionario dall'altro.

Come sintetizza James D. Bratt: "Invece di ritirarsi o di dettare legge nella vita pubblica, i Cristiani dovevano entrare in una terra pluralistica e le loro convinzioni essere ancorate a una visione del mondo vasta, coordinata e contraddistinta da organizzazioni cristiane in ogni settore. L'opera di Kuyper costituisce, alla fine, una esempio imponente di Cristianesimo riformato in una testimonianza sociale, politica e culturale , coerente dal punto di vista filosofico, argomentata in senso strutturale e messa in atto a livello istituzionale".

LA TEOLOGIA POLITICA DI KUYPER.

Kuyper era convinto che il Calvinismo fosse molto più di una semplice teologia, quanto piuttosto uno stile di vita, una vera visione del mondo (Weltanschauung) che abbraccia tutti gli aspetti della vita umana.

Il Calvinismo offriva, secondo lui, una specifica nozione e prospettiva sulle tre principali relazioni della vita di ogni essere umano: la prima, relativa al rapporto tra Dio e l'uomo, la seconda concernente il rapporto con gli altri uomini, e la terza, inerente il rapporto con il mondo materiale in genere. (Letture sul Calvinismo).

La filosofia di Kuyper è una visione del mondo che proclama "Non c'è neppure un centimetro quadrato nel campo della vita umana in cui Cristo, il sovrano di tutto non dice : "E' mio"! ".

Il MONDO E I RAPPORTI UMANI.

Per Kuyper numerose sono le implicazioni della dottrina della creazione. Sebbene non abbia affrontato argomenti di ecologia e di occupazione nello stesso modo in cui avrebbe potuto farlo oggi , egli annotava nel testo "Il problema della povertà", che gli uomini sono chiamati a essere custodi della terra, protettori dell'ordine naturale e delle singole specie, che Dio ha creato. (66-67). E, poiché la natura è opera della mano di Dio , Kuyper argomentò che i cristiani potevano impegnarsi nelle scoperte scientifiche come un modo di ottemperare all'ordine divino di riempire la terra sottomettendola e avendo dominio su ogni sua parte.

Un'interpretazione estremista del suo pensiero è stata applicata a politiche di sfruttamento assoluto del territorio e delle risorse biologiche ma non era questa l'idea di Kuyper. Quello che intendeva dire era che la ricerca scientifica, l'evoluzione agricola e industriale,erano imprese "legittime".

La ricerca scientifica è qualcosa che ci aiuta a capire ancor di più e a onorare, riempire e proteggere la terra e il mare , come l'ordine creato e voluto da Dio. Le implicazioni della dottrina della creazione per "il benessere sociale" sono molto profonde: secondo le Scritture, tutti gli uomini sono stati creati ad immagine di Dio. Questa verità comporta che lo Stato ha il dovere di proteggere e promuovere l'eguaglianza di tutti gli uomini , senza distinzioni di razza, di classe, di credo o di sesso. Ne conseguiva che, secondo Kuyper, la forma migliore ed auspicabile dello Stato fosse senz'altro quella democratica e partecipativa e non certo quella gerarchica.

Nel suo studio "Letture sul calvinismo" Kuyper dichiarava con dispiacere: " Se il calvinismo pone la nostra intera vita umana davanti a Dio, ne consegue che tutti gli uomini, ricchi o poveri, deboli o forti, intelligenti o meno, come creature di Dio e peccatori perduti, non hanno diritto di signoreggiare gli uni sugli altri, poichè noi tutti siamo uguali davanti a Dio e ,quindi, anche uguali tra di noi.

Di conseguenza, non possiamo riconoscere o avallare alcun tipo di distinzione preconcetta tra uomini e uomini, salvo quando di tratti di autorità data da Dio stesso. Sicché, se Egli abbia dato autorità a un uomo di comandare, o gli abbia dato più talenti di un altro, chi ha avuto di più deve servire e dare generosamente a chi ha avuto di meno ,e nel prossimo debole servire il proprio Dio. Il calvinismo non si limita a condannare tutte le forme aperte ed evidenti di schiavitù e il sistema delle caste ,ma anche la forma di schiavitù meno palese delle donne e dei poveri.

Esso si oppone a tutte le gerarchie tra uomini e non tollera l'aristocrazia , se non nei termini in cui essa è permessa, e cioè non nelle persone o nella famiglia, ma solo per mezzo della grazia di Dio, per esibire e mostrare la superiorità dei doni di un carattere o di talenti particolari. Comunque, ciò non significa poter affermare la propria superiorità per accrescere la propria grandezza o un orgoglio ambizioso , ma esercitare i doni per spendere i talenti al servizio di Dio. Così il Calvinismo era diretto a trovare la propria espressione più rappresentativa in un' interpretazione democratica della vita: proclamare la libertà delle nazioni, e non fermarsi mai fino a quando, sia dal punto di vista politico che da quello sociale, ogni uomo per il solo fatto di essere tale, sia riconosciuto e trattato come una creatura creata a immagine e somiglianza di Dio"

Traduzione e sintesi dalla rivista "Pro Rege"- Dordt College , Sioux Center IOWA - Usa-